DESIDERI BIZZARRI E LA MIA PRIMA CENETTA ROMANTICA

mercoledì 4 febbraio 2009




Ieri uno di quei raptus si è impossessato di nuovo di me.

Uno di quei raptus che mi fanno desiderare ardentemente una 'vellutata di zucca con culatello di Sauris croccante' una mattina qualunque davanti a cappuccino e croissant o che mi fanno esclamare "...mmmm!!! Sai di cosa avrei proprio voglia? Di spezzatino di bufalo su lettino di rucola nana e spuma di fois grois!" nel bel mezzo di una partita a ping pong sulla spiaggia.

Chi mi conosce lo sa, ho di queste voglie strampalate praticamente ogni giorno e penso che quando sarò incinta sarà un inferno per chi mi sta affianco.

Ieri avevo voglia di cozze. Alle dieci del mattino.

Così ho deciso di rinunciare al mio pranzo per fare un salto a Kreuzberg -non esattamente dietro casa- dal mio pescivendolo di fiducia -l'unico che conosco- e già che c'ero pure al Türkenmarkt per fare acquisti per la cenetta di ieri sera.

Ho trovato delle cozze grosse come meloni -non ho ancora capito se questo sia un buon segno ma devo dire che erano davvero buone- e ieri sera ci ho fatto un risottino, il piatto che credo di aver cucinato di più per tutto il 2007 e praticamente quasi mai da quando vivo a Berlino per i motivi che ho giá spiegato qui.

L'ultima -e forse unica- volta era stata circa un anno fa.

Era la prima volta che cucinavo per il mio uomo teutonico, una domenica pomeriggio mentre passeggiavamo per il centro gli avevo buttato là 'per caso' un invito a cena pseudo-dell-ultimo-minuto -in realtá erano due giorni che organizzavo, rassettavo, spignattavo-, naturalmente non dimenticando di decantare prima per filo e per segno le mie doti di cuoca italiana provetta -quello che avevo in mente in realtà era una cena di soli cavalli di battaglia... e già, mi piace vincere facile-.

Comunque, sarà stata l'emozione, sarà stata la sfiga, fatto sta che 'sto risotto sembrava non cuocersi mai.

Finché non mi sono accorta che... ehm... cioé... giravo il risotto da venti minuti sulla piastra spenta. Come se già non bastasse l'imbarazzo dei primi tempi.

Eccerto che la me la ricordo "La mia prima cenetta per lui"...


(questa ricetta partecipa alla raccolta di Elga "La tua prima cenetta per lui")




RISOTTO CON LE COZZE


Dosi (ovviamente) per due persone:


800 gr. di cozze

160 gr. di riso Carnaroli

3-4 pomodori San Marzano maturi

brodo vegetale o di pesce q.b.

mezzo bicchiere di vino bianco

2 scalogni

2 spicchi d'aglio

olio extra vergine d'oliva q.b.

burro q.b.

peperoncino q.b.

prezzemolo tritato q.b.

pepe nero q.b.


Pulire bene le cozze e farle cuocere a fuoco medio in una casseruola capiente finché non si saranno aperte (ci vogliono pochi minuti).

Togliere le cozze dai gusci e tenerle da parte.

Filtrare il liquido di cottura, tenerne da parte mezzo bicchiere e unire il resto al brodo caldo.

Soffriggere in un filo d'olio extra vergine d'oliva lo scalogno tritato finemente, due spicchi d'aglio interi e peperoncino a piacere.

Aggiungere i pomodori pelati e tagliati a pezzettini e mezzo bicchiere di liquido di cottura delle cozze filtrato e lasciar cuocere a fuoco medio.

Nel frattempo sciogliere una noce di burro in una padella a parte, aggiungere il riso e farlo tostare per qualche minuto girando continuamente.

Sfumare col vino bianco.

Unire il riso al pomodoro insieme a un mestolo di brodo girando continuamente.

Man mano che si asciuga aggiungere il brodo un mestolo per volta, sempre mescolando sino a fine cottura.

A un paio di minuti dalla fine della cottura aggiungere le cozze, il prezzemolo fresco tritato, il pepe nero ed aggiustare eventualmente di sale (potrebbe non essercene affatto bisogno perché le cozze e il loro liquido rendono il tutto già sufficientemente salato).

A cottura ultimata mantecare con una noce di burro.


Pubblicato da Mariù alle 19:47 7 commenti